Je pense donc je suis traduzione testo
Politeismo
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Il Discorso sul metodo, o con il suo titolo completo "Discorso sul metodo per condurre rettamente la propria ragione e per cercare la verità nelle scienze", è un trattato autobiografico e filosofico pubblicato da René Descartes nel 1637 con il titolo originale "Discours de la méthode pour bien conduire sa raison, et chercher la vérité dans les sciences". È una delle opere più conosciute di Cartesio, in quanto è la fonte della famosa frase "Penso, dunque sono" ("Je pense, donc je suis" o nella sua traduzione latina più popolare "Cogito Ergo Sum") ed è considerata una delle sue opere più influenti e importanti. Il libro è stato concepito come un'introduzione a tre delle sue opere "Géométrie, Météores e Dioptrique" e in esso Cartesio prende la strada di dubitare di tutto, al fine di valutare la verità da una nuova prospettiva, creando una visione del mondo basata su percezioni che sono state smontate e scomposte a livello fondamentale e ricostruendole una verità alla volta. Per saperne di più
Qual è la traduzione di Je pense, donc je suis in inglese?
"Je pense, donc je suis" significa "Penso, quindi sono".
Chi ha detto Je pense, donc je suis?
Sebbene l'affermazione più famosa di Cartesio sia meglio conosciuta con la sua traduzione in latino, fu pubblicata per la prima volta nel Discours come "Je pense, donc je suis" e successivamente tradotta in latino nei Principia philosophiae come "Cogito, ergo sum".
Chi ha detto per primo: "Penso, dunque sono"?
René Descartes (1596-1650) è stato un filosofo e matematico francese, considerato un pensatore fondamentale per lo sviluppo delle nozioni occidentali di ragione e scienza.
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Le lingue più richieste per la traduzione: dall'afrikaans in inglese e dall'inglese all'afrikaans, dall'amarico in inglese e dall'inglese all'amarico, dall'arabo in inglese e dall'inglese all'arabo, dall'azerbaijani in inglese e dall'inglese all'azerbaijani, dal bashkir in inglese e dall'inglese al bashkir, dal bielorusso in inglese e dall'inglese in bielorusso, dal bulgaro in inglese e dall'inglese in bulgaro, dal bengalese in inglese e dall'inglese in bengalese, dal bosniaco in inglese e dall'inglese in bosniaco, dal catalano in inglese e dall'inglese in catalano.
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Il Discorso sul metodo, o con il suo titolo completo "Discorso sul metodo per condurre rettamente la propria ragione e per cercare la verità nelle scienze", è un trattato autobiografico e filosofico pubblicato da Ren Descartes nel 1637 con il titolo originale "Discours de la m thode pour bien conduire sa raison, et chercher la v rit dans les sciences". È una delle opere più conosciute di Cartesio, in quanto è la fonte della famosa frase "Penso, dunque sono" ("Je pense, donc je suis" o nella sua traduzione latina più popolare "Cogito Ergo Sum") ed è considerata una delle sue opere più influenti e importanti. Il libro è stato concepito come un'introduzione a tre delle sue opere "G om trie, M t ores e Dioptrique" e in esso Cartesio prende la strada di dubitare di tutto, per valutare la verità da una nuova prospettiva, creando una visione del mondo basata su percezioni che sono state smontate e scomposte a livello fondamentale e ricostruendole una verità alla volta.
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Je pense, donc je suis. Queste famose parole, scritte da Cartesio nel suo Discours de la Méthode del 1637, sono una pietra miliare della filosofia occidentale: il fatto di pensare significa che il pensatore è reale. Più tardi, le parole Je pense, donc je suis furono tradotte in latino: Cogito ergo sum. In inglese "I think, therefore I am" sembra una traduzione perfettamente ragionevole. Ma perché non "Penso, quindi esisto"? Stessa cosa, ma diversa.
Due traduzioni della stessa cosa. Una è migliore dell'altra? Se gli esseri umani rimarranno il gold standard per l'interpretazione, con i computer destinati a passare in secondo piano, avremo bisogno di una metrica per dimostrare la nostra superiorità. Come possiamo fare?
Tutto questo fa parte dell'indagine che ho iniziato nei miei precedenti post sull'IA e l'interpretazione ("Intelligenza artistica" e "Osare aerare"). La mia congettura è che gli interpreti umani potrebbero non essere così sicuri come ci piace pensare. Nel post di oggi rivolgo la mia attenzione alla traduzione automatica, che è la carne del sandwich dell'interpretazione automatizzata.